Non amo friggere in casa perchè detesto l'odore che persiste per giorni ed è il motivo per cui i fritti non appartengono alla mia cucina, ma ho deciso di provare con una friggitrice.
L'unico vantaggio è il controllo della temperatura della frittura, il cibo è buono, lo spreco di olio è enorme e meno male che ho fritto in veranda perchè la puzza era tremenda.
In compenso le fritture sono state apprezzate.
- Calamari perfetti (asciugati bene, infarinati solo con semola rimacinata di grano duro)
- Code di gamberoni (asciugati bene e passati in pastella *)
- Ciuffi di radicchio trevisano tardivo (tagliati a spicchietti e lunghi 5-6 cm e passati in pastella e fritti a 180° per 3-5 minuti.)
- Anelli di cipolla (cipolla rossa delicata a fette di circa 1/2 cm passata in pastella, ma forse meglio solo impanata, comunque ottima)
* pastella di Hirohiko Shoda, da E' sempre mezzogiorno del 17 febbraio 2021:
2 albumi
120 gr farina 00
90 gr fecola di patate
1 bustina lievito per torte salate
1 pizzico di sale
220 ml acqua naturale fredda
Preparazione: montare a neve con il sale gli albumi, mescolare a parte farine e lievito con l'acqua e unire delicatamente gli albumi. Pastella pronta.
Osservazioni: niente immagini, non c'era tempo, il fritto si mangia caldo ed avevo le mani troppo impiastricciate per fare foto. Mi riservo di ripetere la prova quando farà caldo e potrò cucinare all'aperto. A tutti è piaciuto tutto, il mio preferito è stato il radicchio.