All'inizio era stata curiosità di provare una cosa di cui molti parlavano, poi è stata battaglia contro qualcosa che aveva una sua vita, tempi ed esigenze a cui non ero abituata e che interferivano molto con il mio modo di vivere. Da microbiologa sapevo che certe regole non potevano essere disattese e quindi ho sempre curato molto la non contaminazione per conservargli le caratteristiche che aveva quando Monica me lo ha regalato. Niente detersivi, solo acqua bollente, recipienti perfettamente puliti, vestiti puliti, spianatoia pulita e farine ottime. Alla fine, dopo due anni, mi ritrovo con un alleato molto versatile in cucina, ma ... rimaneva un piccolo neo. Detesto gli sprechi e lo scarto di quella parte del lievito che era a contatto con l'aria e quindi si asciugava ed era meno vitale mi dispiaceva. Ho provato a scioglierlo con un po' di acqua tiepida e ad usarlo per un impasto da pizza e questi sono i risultati.
Ogni rinfresco del lievito ha come sottoprodotto LA PIZZA!
Io utilizzo due tipi di lievito madre, uno con farina 0 per tutte le preparazioni e uno con farina manitoba e con semola rimacinata di grano duro per il pane di grano duro. Per questo motivo ho resti abbondanti, che sciolgo in poca acqua tiepida con un po' di malto. Dopo una mezz'oretta metto il lievito in una ciotola, aggiungo farina (anche qui utilizzo spesso fondi di cartocci vari) due cucchiai di olio extravergine di oliva, sale poco, acqua tiepida e tanta farina ancora da fare un panetto non troppo morbido. Lo lavoro un poco sulla spianatoia e poi lo metto a lievitare in una ciotola oliata e ricoperta, anzi racchiusa, dentro un sacchetto di cellophan per alcune ore (se fa freddo anche 6-7 ore), fino a quando il volume appare triplicato. A questo punto rovescio il panetto delicatamente su di una carta forno oliata e con le mani bagnate di olio lo divido in due senza strapazzare la pasta e distendo molto lentamente il tutto su due teglie rivestite di carta forno oliata. Lascio lievitare ancora una mezz'oretta o più coperto (utilizzo placche con coperchio, ma si può fare anche coprendo con un canovaccio e mettendo sopra il canovaccio un foglio di cellophan) e quindi utilizzo come una qualunque pasta da pizza.
Queste sono fatte l'una come pizza margherita e l'altra, metà con tonno, cipolla e mozzarella e metà con mozzarella, zucchine a rondelle abbastanza spesse, pesto e parmigiano. Cottura circa 30' a 240 °C in forno ventilato.